lunedì 22 aprile 2019
Zinneke
Beda Romano, Bruxelles. Terra di frontiera tra mondo latino e tedesco, Il Mulino 2019
Zinneke è un termine del dialetto bruxellese. Si riferisce ai cani randagi che passeggiavano lungo la Senne quando questa era ancora
un fiume che attraversava la città. All’inizio del Cinquecento, quando Bruxelles era una capitale dell’Impero asburgico, i cani erano lasciati in libertà perché potessero cacciare i topi, numerosissimi finché il ruscello rimase una fogna a cielo aperto. A un certo punto, tuttavia, vi furono più cani che topi. E gli animali venivano regolarmente annegati nel fiume, pur di liberarsene. Senne in fiammingo si traduce Zenne. Allora zinneke era il cane bastardo buttato nel fiume; poi servì a definire il bruxellese che mescolava senza scrupoli il dialetto brabantino con il francese; oggi la parola viene usata per riferirsi a una qualsiasi persona meticcia o semplicemente con origini miste o diverse. Dal 2000, una grande e lunga sfilata multicolore attraversa Bruxelles ogni due anni per celebrare una delle città più multiculturali e multietniche d’Europa, se non del mondo. È la Zinneke Parade.
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